Ordine delle Professioni Infermieristiche OPI Brindisi
Infermiere

Chi è l’Infermiere

Chi è l’Infermiere

E’ il professionista sanitario che opera nell’ambito della prevenzione(informando, educando e sostenendo il cittadino, la famiglia e a e la comunità verso corretti stili di vita e il rispetto dell’ambiente di vita), della cura (con interventi relativi alla diagnosi, cura e riabilitazione), dell’assistenza (individuando e gestendo i bisogni di assistenza della persona e della famiglia) e della riabilitazione (promuovendo e sostenendo il recupero e il mantenimento della maggiore autonomia possibile, in particolare nelle malattie croniche, ed educando il singolo e le sue persone di riferimento all’autocura e ad adeguati stili di vita).

Gli infermieri, quindi, svolgono attività a carattere preventivo, curativo, riabilitativo e palliativo, che li pongono particolarmente vicini alla persona lungo tutte le fasi della sua vita, dalla nascita all’accompagnamento alla morte.

Ai nostri giorni, l’aumento delle persone anziane e delle malattie croniche richiede una presenza sempre più rilevante degli infermieri, non solo negli ospedali e nelle strutture territoriali, ma anche e soprattutto nelle case degli assistiti.

Le competenze che sono necessarie agli infermieri per soddisfare con una professionalità adeguata tutte queste necessità dei cittadini singoli e della collettività richiede una formazione continua e costante nel tempo. L’infermiere è anche impegnato in prima persona in percorsi di ricerca e formazione per approfondire ed innovare il proprio patrimonio professionale.

L’assistenza infermieristica quindi non è solo “fare prelievi, distribuire pastiglie e sciroppi, applicare e togliere cerotti o fare punture“. Questa immagine convenzionale dell’infermiere si è arricchita di competenze scientifiche, relazionali e tecniche evolute, rendendolo uno dei professionisti più impegnati nella rete dei servizi alla persona e alla collettività.

L’esercizio professionale di ogni infermiere è regolamentato dal Codice deontologico, che contiene principi e impegni etici che guidano e orientano i suoi comportamenti professionali.

(http://www.ipasvi.it/norme-e-codici/deontologia/il-codice-deontologico.htm)

Dove lavora un infermiere?

L’infermiere lavora in tutte le strutture di pubbliche o private territoriali (distretti sanitari, ambulatori specialistici, RSA) o di ricovero (ospedali, hospice), come pure a domicilio. È anche presente nelle Industrie, nei centri vacanza, nelle navi da crociera, oltre che nei ministeri, nelle scuole ed in altri enti o istituzioni. Può esercitare come dipendente o come libero professionista, sia individualmente o in associazione con colleghi o altri professionisti.

Applicando le notevoli conoscenze che possiedono – e  quindi il cervello e non solo il cuore – gli infermieri proteggono i pazienti dai rischi e dalle complicanze della disabilità e dell’infermità, come pure partecipano al controllo delle complicanze derivanti dalla malattia.
Gli infermieri proteggono i pazienti dai rischi che subentrano quando la malattia e la fragilità rendono difficile, impossibile o persino letale svolgere le attività di vita
quotidiana, svolgere anche atti ordinari come respirare, girarsi, andare in bagno senza aiuto, tossire, deglutire.
In questi processi gli infermieri si assicurano che i pazienti sopravvivano non solo dal punto di vista fisico, ma anche emotivo, aiutando anche i familiari a far fronte alle malattie dei loro cari, sostenendoli durante il processo di guarigione, di adattamento o anche accompagnando i loro cari alla morte.
Gli infermieri educano i pazienti alla gestione sicura del proprio regime terapeutico, all’adattamento alla malattia e all’infermità, alla guarigione. Gli infermieri aiutano a vivere in una dimensione che una malattia o un trauma possono avere permanentemente alterato”(…)

“Gli infermieri devono dire al pubblico che conoscono la tecnologia tanto quanto le emozioni, che conoscono i farmaci e i trattamenti farmacologici e che questi non sono efficaci se non controllano e gestiscono i pazienti che li ricevono nel modo richiesto. Gli infermieri devono spiegare alla gente che i medici, senza gli infermieri, non possono far guarire i pazienti: gli infermieri assicurano con la loro presenza e collaborazione il monitoraggio, la gestione, la valutazione di sintomi e bisogni, guidando l’assistito lungo l’itinerario della cura.”

(Saluto agli Infermieri Italiani – Susan Gordon, giornalista, 2010)